IL FIGLIO D’AUTUNNO, IL VINO DI AIROLDO.
Il 22 Settembre di ogni anno, un po’ in ritardo rispetto agli altri, a villa Albano si dava il via al periodo della vendemmia. Airoldo, il padrone di casa, aveva deciso questa data tanti anni prima, perché combaciava con l’equinozio d’autunno. Era una data che aveva sempre amato, e per casualità quello stesso giorno, già particolare per lui, era nato suo figlio Alberto, e per questo motivo amava definire se stesso e la moglie come due persone autunnali, perché lo avevano dato alla luce. Allora ogni volta che parlava con qualcuno della vendemmia, del suo vino, amava inserire questi particolari relativi alla data, che a suo dire, rendevano la sua uva ancora più speciale, il suo vino ancora più buono, perché era come se lui fosse destinato a produrlo.
Ogni 22 settembre, prima di dare il via alle danze però, Airoldo faceva un giro nella sua pregiata cantina. Era un uomo umile, ma collezionava bottiglie relative ad ogni annata da quando aveva iniziato. Le sfiorava passeggiando tra gli scaffali colmi, e si fermava quasi sempre di fronte alla stessa. “Figlio d’Autunno 1939”. Airoldo toccandola con estrema delicatezza torna indietro a quell’anno. Ricorda vividamente la vendemmia di quell’annata, perché non poteva fare altrimenti, ed era anche giusto così. Ricorda perfino l’aria che si respirava in quel periodo. Le parole che si sentivano ovunque, gli attacchi ed i discorsi dei grandi capi mondiali che dichiaravano da che parte si sarebbero schierati. Ricorda che quell’anno la vendemmia fu diversa. Lui aveva 19 anni, e seguiva suo padre nei procedimenti da quando ne aveva 10. Era un rito gioioso, ma non quell’anno. Quell’anno leggeva la paura negli occhi del padre, e nello specchio vedeva lo stesso. Nel 1939 iniziava la seconda guerra mondiale, ma ancora l’Italia non era entrata in gioco.
<<Papà?! Sei pronto? Cominciamo?>>
..E’ arrivato Alberto.. Airoldo ritorna alla realtà.
<< Sì arrivo>>.
Ma prima sfiora la bottiglia successiva, posizionata lì perché, dopo i ricordi tristi seguano sempre quelli felici, quelli della speranza, della rinascita: annata ‘46. E Airoldo è pronto.
Per Airoldo quella bottiglia era la bottiglia del sospiro di sollievo, la bottiglia della festa. Per Airoldo, come per tutti.
La vendemmia, che si svolge tra i mesi di Settembre ed Ottobre, è riconducibile ad una tradizione molto antica.
Momento di festa che riuniva intere famiglie tra canti, tanto olio di gomito e aria conviviale, la vendemmia rappresentava la conclusione di un lungo percorso di cura della vigna da parte dei contadini madoniti: a partire dalla pulizie dei vigneti, per poi raccogliere l’uva ed infine passare alla tanto attesa pigiatura, rigorosamente fatta in tempi passati dai più piccoli a piedi nudi.
Ancora oggi alcune famiglie contadine praticano l’antica tradizione annualmente nei propri vigneti.
Il TED Francesco propone un’esperienza che prevede la raccolta dell’uva ed il successivo pranzo con prodotti del territorio, permettendo così agli ospiti di immergersi nell’atmosfera conviviale dell’atto della vendemmia ed infine di gustare prodotti a km 0 del meraviglioso territorio circostante.