LE CONSERVE: SAPORI DI SICILIA.

To start the day in the best way, enjoythe extraordinary buffetbreakfast in the our courtyard caressed

LE CONSERVE DI NONNA GIOVANNA.

<<Papà! Papà!>>.

Leonardo sobbalza distraendosi dal computer sul quale era ormai chino da, beh non riesce neanche a quantificare quante ore.

<<Vieni in cucina, aiutami, ho fatto cadere un barattolo pieno e la mamma se lo vede si arrabbia!>>.

Leonardo sorride, pensa a quanto lavoro ha ancora da fare, ma lo preoccupa di più cosa direbbe Sara tornando a casa e trovando la cucina in disordine: “stai sempre a lavorare, potevi almeno mettere in ordine!”. E allora accompagna il piccolo a pulire. Entrano nella sala da pranzo e già intravede il barattolo in frantumi e la marmellata sparsa ovunque. Per un attimo sbuffa, ma poi gli tornano in mente dei ricordi lontani, che sembravano essere andati nel dimenticatoio, ai quali non pensava da tanto.

Alla vista di quell’immagine gli sfilano davanti venti o trenta barattoli: uno ripieno di melanzane sott’olio, uno di funghi, uno di marmellata alle mele, uno alle pere; e riesce ad identificarne il contenuto, oltre che dal colore sgargiante dell’interno, anche grazie all’etichetta apposta sul davanti. Scritto a mano in corsivo da sua nonna Giovanna in ognuno il contenuto. Si ricorda della vastità di prodotti che erano contenuti in uno spazio che sembrava così piccolo, tutte una accanto all’altra: la preziosa dispensa. Una volta per prenderne uno con la pesca sciroppata si era pure beccato un duro rimprovero: era salito su una sedia per arrivare al bottino, e nel modo di tirarla fuori dal mobiletto aveva fatto cadere due barattoli di marmellata… la nonna Giovanna lo aveva ripreso in malo modo e gli aveva fatto pulire tutto da cima a fondo.

Ricorda di essersi mortificato quella volta, ma ora ci ripensa e si mette a ridere. 

<<Dai piccolo, sistemiamo insieme. Alla mamma dirò che sono stato io a farla cadere per sbaglio.>> 

esorta Leonardo al figlio, che tanto Sara non avrebbe certo usato un tono più duro di Nonna Giovanna, quindi il peggio l’aveva già superato.

Staccando, per un piccolo pasticcio del figlio, dalla solita routine lavorativa, Leonardo si era reso conto di aver perso di vista l’obiettivo principale: creare nuovi ricordi, per lui e per il suo bambino. Pensò felice, che un giorno forse Paolo avrebbe, da grande, ripensato a quel momento e avrebbe riso della complicità del padre, come lui oggi aveva riso della pungente nonna Giovanna.

Le case delle nonne avevano sempre un incavo nel muro coperto da una tenda o da due ante a vetri chiuse a chiave: la credenza.

Da quell’incavo fitto di mensole venivano tirate fuori marmellate, caponate, funghi sott’olio, melanzane sott’aceto e ogni genere di preparazione dolce o salata che potesse essere messa in un barattolo di vetro sottovuoto. Ogni apertura era un tripudio di profumi da far venire l’acquolina in bocca.

 

 

Il Ted Francesco permette ai visitatori di percorrere un viaggio legato alla preparazione delle conserve, questi barattoli contenenti prodotti locali intrisi di magico gusto, ovviamente in base alla disponibilità di frutti e/o ortaggi di stagione.

Per i più golosi dunque, non solo vi sarà la possibilità di accedere a queste prelibatezze, ma di assistere ai procedimenti in prima persona, così da apprendere una delle antiche tradizioni sicule, e più precisamente madonite..

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.