L’ETNA FILOSOFICA.
Empedocle fu un filosofo greco, nato nel V secolo a.C. da una nobile famiglia di Agrigento, e la sua vita fu, come quella di molti altri filosofi del tempo, incentrata nella ricerca dell’archè, del senso, del principio delle cose. Empedocle, secondo molti, sembrerebbe l’avesse trovato in un luogo per lui magico: nel pittoresco e meraviglioso vulcano siciliano, sull’Etna. Si narra infatti che avesse fatto della cima la sua dimora, costruendovi un rifugio dove trascorrere il proprio tempo a filosofare.
Mentre i pensieri scorrevano fluenti nella mente del greco, indisturbati dalle voci cittadine, e liberi di sprigionarsi, sempre più lui sentiva di essere un tutt’uno con la natura, maturava al suo interno un pensiero tanto importante quanto pericoloso. Il forte legame stabilito con i paesaggi, con l’aria, con la natura allo stato brado, fece sì che si alimentasse nel filosofo un sentore di immortalità… Come se nulla ormai potesse ucciderlo o danneggiarlo, e la risposta che lui diede a questo insano pensiero fu altrettanto dannosa. Sempre gli stessi infatti, sostengono che Empedocle non solo vi passò la maggior parte della propria vita, sul vulcano dell’Etna, ma che fu proprio lì che si concluse la stessa. Ormai convinto di essere del tutto immortale, Empedocle si sarebbe avvicinato presso le voragini durante un’eruzione, e per dare riscontro alla sua tesi, o probabilmente spinto anche da una forte ed innata voglia di fondersi completamente con l’elemento naturale, si sia gettato impetuosamente all’interno della lava.
Che l’atmosfera che si respira sulla cima del vulcano sia unica e d’ispirazione, è certo. Che si possa ancora udire il rimbombo dei pensieri dell’antico pensatore, chissà. Mi piace pensare che la fusione di Empedocle con la natura sia in realtà avvenuta, e che ascolti, in silenzio, l’avvenire…
La salita si effettua in funivia e pulmini 4×4 fino a quota 2900m nella zona di Torre del Filosofo, da qui dopo circa 1,5h di cammino in salita si arriva sull’orlo del Cratere centrale dal quale si osserva la Bocca Nuova (3250m), apertasi nel 1968, probabilmente il cratere più impressionante.
Aggirando la Bocca Nuova ci si ritrova sull’orlo della Voragine, il cuore del Cratere Centrale e da qui salendo in ripida ma breve salita per il Cratere di Nord Est, formatosi nel 1911 e vera e propria cima dell’Etna (3329m). Dalla cima possiamo spaziare a 360° con lo sguardo, e se la giornata lo permette scorgere verso nord le isole Eolie.
Dalla cima iniziamo la discesa lungo, ripido ma facile pendio di ceneri e scorie passando per l’anfiteatro vulcanico della Valle del Bove, una spettacolare caldera di 8km di lunghezza e 4km di larghezza, fino a ritornare alla stazione di arrivo della funivia a quota 2500mt.