LA GROTTA DEL TESORO NASCOSTO.
Il Fiume Platani, situato a cavallo fra i comuni di Ribera e Cattolica Eraclea, da sempre attira chi, amante della natura, ama anche intraprendere lunghe passeggiate. È un ambiente interessante e coinvolgente, e non solo dal punto di vista naturalistico.
C’è chi, infatti, sostiene che quel luogo racchiuda molto altro… Come ad esempio, in riferimento ad una delle grotte situate nella roccia che in altezza incombe sul fiume: la Grotta dei Briganti, ma sarebbe più corretto, ad oggi che i briganti non ci sono più, definirla la Grotta del Tesoro. Un tesoro perduto? Beh può darsi, ma sicuramente, se qualcuno ne è entrato in possesso, secondo la leggenda, lo ha fatto in un modo abbastanza discutibile. Si narra infatti, che nel tempo, la grotta sia stata abitata da diversi briganti, che oltre a trovare rifugio al suo interno, accumularono un gran bottino: tesoro ottenuto dai vari saccheggi ai danni dei nobili delle città. Ma c’è di più: sembrerebbe che su questo tesoro, in seguito alla scomparsa dei briganti, aleggi una maledizione…
Per prenderne possesso, era infatti necessario sacrificare un altro uomo. In caso contrario, chiunque avesse provato ad impossessarsene avrebbe fatto da vittima sacrificale lui stesso. Un tesoro maledetto, Che i briganti volessero proteggerlo? Che volessero assicurarsi una continuità per la “specie di delinquenti” che altro non sono? È probabile, forse il pensiero che quel tesoro anche solo in minima parte fosse finito in mano buona e sarebbe servito a raggiustare qualche torto, proprio non gli andava giù.
La verità è sconosciuta ai più, ma c’è chi crede che l’anima di quei vecchi briganti aleggi ancora tra le correnti del Fiume Platani…
Il trekking tour sul fiume Platani è rivolto a tutti gli amanti della natura, della storia, dell’archeologia ,della pace agreste e della fotografia. L’itinerario si snoda su gli argini del fiume immerso in un ambiente ricco di vegetazione, dove il Platani scorre tra i pini del bosco di “Monte Cavallo” dove sarà possibile sostare in aree panoramiche per ammirare dall’alto il percorso meandrico del fiume.
Gli ospiti vengono accolti e la partenza ha inizio dal ritrovo naturalistico, antico casale rurale restaurato nel rispetto dello spirito contadino, per giungere alla meta attraverso un tour trekking sul fiume Platani.
L’area è il racconto di uno stile di vita sana e semplice, della campagna e dei suoi uomini, di paesaggi e bellezze naturalistiche da scoprire.
Il Platani, culla della civiltà indigena sicana, navigabile sin dai primi insediamenti umani, ha rappresentato fin dalla comparsa dell’uomo in Sicilia un elemento di grande importanza nel processo di diffusione della presenza umana. Le sue acque salmastre, da cui il nome Halykos (salato), denotano la presenza di salgemma.
Si proseguirà verso sud direzione Monte Cavallo e tra le macchie della ricca flora che ne domina il paesaggio, qui potremmo visitare dall’esterno la “Grotta del Freddo”.
L’esperienza si concluderà con un pranzo tipico ricco di prelibatezze a km 0.